#ColorOS 14
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techfoogle · 2 years ago
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telojicom · 2 years ago
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https://teloji.com/oppo-coloros-14u-tanitti-hangi-cihazlar-coloros-alacak-acikladi/
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vmantras · 1 month ago
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Reno 14 5G: The Ultimate Camera Phone for Content Creators
Design & Build – Elegant Craftsmanship Meets Rugged Utility OPPO continues to blur the line between style and substance with the Reno 14 5G. At just 7.3 mm thin and 187 grams, the phone feels incredibly sleek in hand – almost featherlight compared to its battery size. The Crystal Shield Glass offers a glossy, premium finish, and the IP68 rating gives users peace of mind in real-world conditions…
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goodguygadgets · 1 year ago
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OPPO A60 is now available nationwide with features that deliver enhanced durability, ultra-bright display, and long-lasting battery
The new OPPO A60 is OPPO’s strongest smartphone yet with Military-Grade Shock and Water Resistance; price starts at ₱9,999! #OPPOA60
The OPPO A60, the newest addition to OPPO’s A Series, officially launches in the Philippines. This sleek and durable smartphone is designed to meet the demands of everyday life with style and efficiency. Whether you’re constantly on the move for work or a budding professional striving to build your career, the OPPO A60 stands ready to be your reliable everyday companion. Designed to endure…
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vintagebiker43 · 1 month ago
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“L’italiano di regola è un grande criminale. L’Italia è prima in Europa con i suoi crimini violenti. Di regola i criminali italiani non sono solo ladri e rapinatori ma anche stupratori e assassini. Questi sono coloro che il nostro governo ci vuole portare in casa.��
(#TheNewYorkTimes, 14 maggio 1909, in appoggio alla campagna anti immigrati italiani negli Stati Uniti)
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mezzopieno-news · 7 months ago
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IN ITALIA ANCHE I SENZATETTO POTRANNO AVERE DIRITTO ALL’ASSISTENZA SANITARIA
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L’Italia ha approvato la legge che rende disponibile l’assistenza sanitaria anche ai senza fissa dimora.
Il provvedimento colma un vuoto di tutela che si pone in contrasto con gli articoli 3 e 32 della Costituzione e con i princìpi ispiratori della legge istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale, in base ai quali l’assistenza sanitaria andrebbe garantita a tutti coloro che risiedono o dimorano “nel territorio della Repubblica, senza distinzione di condizioni individuali o sociali”. I senza dimora attualmente sono nell’impossibilità di essere iscritti al Servizio sanitario nazionale e di scegliersi un medico di medicina generale. La nuova legge e il programma sperimentale mirano ad “assicurare progressivamente il diritto all’assistenza sanitaria” ai senza dimora e per consentirgli di iscriversi nelle liste degli assistiti delle aziende sanitarie locali, di scegliersi un medico, di accedere ai LEA (le prestazioni incluse nei Livelli Essenziali di Assistenza).
“La norma recepisce la richiesta, avanzata anche con la nostra Carta civica della salute globale, di garantire l’assistenza sanitaria di base ai più fragili e agli invisibili, svincolandola dalla residenza anagrafica. Un esempio importante anche di quello che istituzioni, organizzazioni civiche e singoli cittadini possono fare insieme per migliorare le politiche pubbliche del nostro Paese e renderle sempre più vicine ai bisogni delle persone, a partire dai più fragili”, commenta Anna Lisa Mandorino, Segretaria generale di Cittadinanzattiva. Secondo le rilevazioni e gli indirizzi dell’ISTAT, il provvedimento sarà avviato inizialmente in 14 città metropolitane: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia.
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Fonte: Presidenza del Consiglio dei Ministri; Cittadinanzattiva; immagine di Mart Production
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VERIFICATO ALLA FONTE Guarda il protocollo di Fact checking delle notizie di Mezzopieno
BUONE NOTIZIE CAMBIANO IL MONDO Firma la petizione per avere più informazione positiva in giornali e telegiornali
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Se trovi utile il nostro lavoro e credi nel principio del giornalismo costruttivo non-profit | sostieni Mezzopieno
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falcemartello · 1 year ago
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Calcolo energetico semplice per inesperti di green energy.
Questa è la batteria di stoccaggio più grande d’Europa. Si trova Cottingham, in UK. E’ costata 100 milioni di dollari e può accumulare un energia elettrica pari a 200 MWh. Occupa 20.000 mq di superficie.
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Nella prima immagina c'è un’autobotte per il trasporto di carburante di aerei. Il suo contenuto equivale 250 MWh di energia.
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E’ il pieno per un A320 (seconda immagine) che consente all'aereo di volare per circa 6000 Km, trasportando 160 persone. Immaginiamo di far volare questo aereo con l’energia elettrica.
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Per farlo dovresti caricare a bordo tutta la batteria di Cottingham (e qualcosa di più).
Comprimendo la batteria per metterla sull’aereo, la fusoliera dell’aereo porterebbe un peso 40 volte superiore all’aereo stesso. Non si alzerebbe!
Proviamo a porci ora un'altra domanda, quanto durerebbe la batteria di Cottingham se dovessimo far funzionare l’intera rete italiana?
Con un calcolo semplice, la risposta è: 14 secondi.
Poi ci vorrebbero ore per ricaricarla!
A coloro che dicono che in un futuro breve le batterie miglioreranno sicuramente la loro efficienza, ricordo semplicemente questo:
dalla pila di Volta, le batterie hanno avuto 223 anni di sviluppo per arrivare a quelle di Cottingham.
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francescacammisa1 · 5 days ago
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Questo è il primo post della mia creatura, il mio blog "perilmondomondicchiando.blogspot.com" nato esattamente 10 anni fa (17 giugno 2015).
- 3687 citazioni e "mie parole" con altrettante foto d'autore
- 25 pagine di cui 14 miei racconti pubblicati
1 pagina che comprende "le mie parole" tra i vari post
1 pagina che contiene "I miei video lavori"
1 pagina "Lavorare con la mia voce" che contiene video registrati da me
1 pagine in cui sono raccontati alcuni episodi della mia vita
1 pagina Cinema amore mio" dedicata al cinema e a film che mi hanno colpito, che mi son piaciuti o che mi hanno lasciato qualcosa.
4 pagine dedicate alla musica strumentale, alla musica brasiliana, alla musica italiana, alla musica internazionale
2 pagine dedicate ai libri di autori italiani e stranieri
Per onestà devo dire che è da molto che non aggiorno la pagine con nuovi contenuti. Ma il mio tempo è quello che è.
Mi è stato detto che probabilmente il blog contiene troppi temi che in qualche modo si vanno a perdere, e chi me l'ha detto non ha tutti i torti, ma in fondo rappresenta tutto ciò che ho amato, anzi amo fare nella mia vita parallela. Perché tutti in fondo siamo la somma di ciò che abbiamo fatto, facciamo, amiamo fare, vorremmo fare e sognare di fare, anche se la vita reale ci costringe a ruoli che non ci piacciono, nostro malgrado ....
Devo ringraziare tutti coloro che hanno stimato e condiviso questo mio lavoro e che grazie alle "citazioni" pubblicate hanno trovato spunto per le loro letture e per loro personali riflessioni. Ad oggi il blog ha ottenuto quasi 290mila visualizzazioni
Devo ringraziare gli autori pubblici (sia scrittori che fotografi) che hanno apprezzato e ringraziato personalmente per le mie scelte.
Grazie a tutti!
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instabileatrofia · 5 months ago
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F.to 21x29,7 cm. - Spirale color argento - Cartoncino 170 g/m² Classic demimatt patinato opaco - 14 facciate compreso copertina
Size 21x29.7 cm - Silver spiral - 170 g/m² Classic demimatt matt coated cardboard - 14 pages including cover
Lo so. Sono arrivato un po' tardi. Ma insomma, è andata così.
Senza pietismi del cazzo, la faccio breve: sono rimasto da un po' senza lavoro e quindi faccio quello che voglio, adesso.
Questo è il mio calendario, stampato in edizione limitata di 30 copie numerate e autografate. Disponibile per la spedizione dal 22/01/2025, chi volesse prenotare la propria copia, mi contatti in privato.
Ringrazio già in anticipo coloro i quali supporteranno questo piccolo progetto.
Restate vivi.
I know. I'm a little late. But anyway, that's how it went.
Without any fucking pity, I'll make it short: I've been out of work for a while now, so I do what I want, now.
This is my calendar, printed in a limited edition of 30 numbered and autographed copies. Available for shipping from 01/22/2025, If anyone would like to reserve their copy, please contact me privately.
I thank in advance those who will support this little project.
I.S.A.
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gregor-samsung · 5 months ago
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Il re che doveva morire
Una volta un re doveva morire. Era un re assai potente, ma era malato a morte e si disperava: - Possibile che un re tanto potente debba morire? Che fanno i miei maghi? Perché non mi salvano? Ma i maghi erano scappati per paura di perdere la testa. Ne era rimasto uno solo, un vecchio mago a cui nessuno dava retta, perché era piuttosto bislacco e forse anche un po' matto. Da molti anni il re non lo consultava, ma stavolta lo mandò a chiamare. - Puoi salvarti, - disse il mago, - ma ad un patto: che tu ceda per un giorno il tuo trono all'uomo che ti somiglia più di tutti gli altri. Lui, poi, morirà al tuo posto. Subito venne fatto un bando in tutto il reame: - Coloro che somigliano al re si presentino a Corte entro ventiquattr'ore, pena la vita. Se ne presentarono molti: alcuni avevano la barba uguale a quella del re, ma avevano il naso un tantino più lungo o più corto, e il mago li scartava; altri somigliavano al re come un'arancia somiglia a un'altra nella cassetta del fruttivendolo, ma il mago li scartava perché gli mancava un dente, o perché avevano un neo sulla schiena. - Ma tu li scarti tutti, - protestava il re col suo mago. - Lasciami provare con uno di loro, per cominciare. - Non ti servirà a niente, - ribatteva il mago. Una sera il re e il suo mago passeggiavano sui bastioni della città, e a un tratto il mago gridò: - Ecco, ecco l'uomo che ti somiglia più di tutti gli altri! E così dicendo indicava un mendicante storpio, gobbo, mezzo cieco, sporco e pieno di croste. - Ma com'è possibile, - protestò il re, - tra noi due c'è un abisso. - Un re che deve morire, - insisteva il mago, - somiglia soltanto al più povero, al più disgraziato della città. Presto, cambia i tuoi vestiti con i suoi per un giorno, mettilo sul trono e sarai salvo. Ma il re non volle assolutamente ammettere di assomigliare al mendicante. Tornò al palazzo tutto imbronciato e quella sera stessa morì, con la corona in testa e lo scettro in pugno.
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Gianni Rodari, Favole al telefono, Einaudi (collana Gli struzzi n°14), 1973⁷; pp. 67-68. [Prima edizione: 1962]
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nosferatummarzia-v · 2 months ago
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𒄈Ɓισgяαƒια
La famiglia di Selene era ungherese e composta da padre, madre, una sorella maggiore e tre nipotine. Si ritiene che Selene sia nata intorno al 1383.
Il padre di Selene fu contattato da un potente signore della guerra di nome Viktor che gli affidò l'incarico di progettare e costruire una prigione. Secondo le trasposizioni letterarie, il padre di Selene era rinomato sia come muratore che come fabbro e l'incarico affidatogli implicava, da un lato, lo scavo di una nuova segreta e una nuova prigione sotto a una delle fortezze di Viktor, dall'altro, la forgiatura di due chiavi uniche per una cella in particolare. Selene aveva circa 6-7 anni quando il lavoro fu portato a termine. Sette anni dopo, all'età di circa 13-14 anni, nacquero le due nipotine di Selene.
Circa 6 anni dopo, l'inverno in cui Lucian fuggì, Viktor temeva che Lucian sapesse di William, il progenitore di tutti i licantropi (visto che Lucian, che ne fosse consapevole o no, deteneva una delle chiavi della prigione di William): per mantenere segreta la posizione della prigione, Viktor uccise personalmente tutti coloro che avevano preso parte alla costruzione e coloro che avevano avuto modo di visitare o anche solo vedere la fortezza. Una notte Viktor si introdusse nella fattoria della famiglia di Selene e uccise tutti, cibandosi di ognuno di loro. Quando fu il turno di Selene, però, il vampiro si rese conto di “non poter sopportare l'idea di prosciugarla (secondo quanto narrato da Kraven) perché la ragazza gli ricordava l'adorata Sonja”. Secondo il romanzamento di Underworld: Evolution, Selene aveva 19 anni quando Viktor la tramutò.
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Quella notte Viktor trasformò Selene in un vampiro e le fece credere che fossero stati i lycan a massacrare la sua famiglia e che lui l'avesse salvata. Affermò di aver inseguito i lycan fino alla fattoria. Viktor spiegò a Selene che con la forza tipica dei vampiri la ragazza avrebbe potuto vendicarsi. Ella era quindi l'unica sopravvissuta tra coloro che avevano percorso i corridoi della fortezza. Viktor non la uccise a causa della sua straordinaria somiglianza con la figlia defunta e perché la riteneva troppo giovane per poter ricordare esattamente la posizione della fortezza.
Selene diventò un Venditore di Morte e cominciò a combattere i lycan per vendicare le atrocità che riteneva avessero commesso contro la sua famiglia. Nei secoli successivi (quasi mille anni), servì Viktor con fede cieca, all'oscuro della verità. Per ordine di Viktor, Selene esiliò Andreas Tanis, lo storico ufficiale del Covo. A un certo punto, divenne anche l'oggetto delle indesiderate attenzioni di Kraven, il reggente del Covo.
𒄈UᥒᏧᥱɾωoɾᥣᏧ
Dopo uno scontro con il sicario lycan Raze, Selene scoprì un covo lycan. La ragazza si arrabbiò molto quando Kraven rigettò le sue rivendicazioni, non sapendo che Kraven aveva stretto una alleanza con il capo lycan Lucian per strappare il comando del reame vampiresco agli Anziani.
La ragazza rintracciò Michael Corvin, a cui i lycan sembravano interessati. In contrasto con le regole sacre del Patto dei Vampiri, lei e Michael, che era stato infettato dal virus lycan, si innamorarono.
Selene svegliò Viktor dal suo sonno profondo, nella convinzione che solo lui avesse la forza di opporsi alla cospirazione tra Kraven e Lucian. In seguito la ragazza guidò un attacco di massa contro il bunker sotterraneo dei lycan.
Dopo che Michel fu ferito da Kraven, Selene fu costretta a infettare l'uomo con la propria razza vampira, rendendolo il primo ibrido a dominanza lycan. La ragazza apprese anche da Kraven la verità riguardo al massacro della sua famiglia e uccise Viktor mentre l'Anziano era impegnato in un combattimento con Michael. In seguito recuperò il ciondolo di Sonja, portando avanti la sua eredità.
𒄈Uη∂єяωσяℓ∂: Ɛνσℓυтιση
In Underworld: Evolution, dopo la morte di Viktor, Selene e Michael si diedero alla fuga inseguiti sia dai lycan che dai vampiri. I due si scontrarono con Marcus, l'ultimo vampiro Anziano sopravvissuto, il quale era diventato un ibrido a dominanza vampira a causa del sangue dello scienziato lycan Singe, che era filtrato nella sua camera. Mentre Marcus combatteva con Selene, Michael riuscì a ucciderlo.
Dopo essere a stento sfuggiti a Marcus e all'alba, Selene e Michael si rifugiarono in un magazzino e poterono dare sfogo al loro desiderio sessuale. Selene si rese anche conto di aver già visto da bambina il ciondolo che Marcus aveva cercato di prendere. Per capire come mai Marcus volesse il ciondolo, Selene si rivolse ad Andreas Tanis, che le rivelò la verità sul massacro della sua famiglia (era stata sterminata, dopo l'inizio della rivoluzione scatenata da Lucian, per impedire che William fosse liberato) e che in realtà era Marcus, non Viktor, il vampiro originario.
Organizzò poi per lei e Michael un incontro con Alexander Corvinus, padre di Marcus e primo vero immortale. Selene era furiosa con Alexander per non aver fermato i figli, Marcus e William, molto tempo prima. Alexander rispose chiedendole se lei avrebbe ucciso i propri figli. Un'interruzione da parte di Marcus, durante la quale Michael sembrò essere stato ucciso, fece sì che i ricordi di Selene relativi alla fortezza, attraverso il suo sangue, fossero rivelati a Marcus. Alexander, in punto di morte dopo l'attacco del figlio, confessò a Selene l'unico modo per sconfiggere Marcus e William era di bere il suo sangue immortale, aggiungendo che in tal modo lei sarebbe divenuta "Il Futuro". Selene acquisì nuova forza e nuovi poteri dal sangue di Alexander.
Insieme alla squadra di Pulitori di Alexander (che, come Michael, erano discendenti di Alexander tramite il suo terzo figlio), Selene invase la segreta di William nel tentativo di sventare la minaccia. Arrivarono però troppo tardi e Selene fu costretta a combattere contro Marcus, il quale fu sconvolto di percepire il sangue del padre nelle vene di Selene. Mentre stava rinchiudendo Marcus nella segreta di William, Selene scoprì che William aveva infettato tutti i membri sopravvissuti dei Pulitori che l'avevano accompagnata trasformandoli in lycan.
Proprio mentre stava per essere sopraffatta, Selene fu salvata da Michael, che era stato riportato in vita dai suoi poteri ibridi. L'elicottero che avevano usato i Pulitori poté proteggerli con una pioggia di fuoco finché Marcus non riuscì ad abbatterlo uccidendo anche gli ultimi due Pulitori.
Selene si scontrò ancora una volta con Marcus, e l'Anziano riuscì a trafiggere il petto di Selene con l'artiglio della sua ala. La ragazza, resa più forte dal sangue di Alexander, riuscì ad estrarre l'artiglio e a conficcarlo nel cranio di Marcus, prima di spingere l'Anziano contro l'elica dell'elicottero che stava ancora girando. Dopo la vittoria di Selene su Marcus e di Michael su William, un raggio di sole colpì il braccio della ragazza mostrando che il sangue di Alexander aveva annullato la leggendaria vulnerabilità al sole tipica dei vampiri.
𒄈UᥒᏧᥱɾωoɾᥣᏧ - Lᥲ ɾιᑲᥱᥣᥣ��oᥒᥱ Ꮷᥱι Lყᥴᥲᥒs
Selene fa una breve apparizione alla fine di Underworld - La ribellione dei Lycans, nella stessa scena che si trova in apertura di Underworld, con l'audio del momento in cui Kraven dice a Selene che è stato Viktor a uccidere la sua famiglia e che lei è stata risparmiata perché ricordava al vampiro la figlia che lui stesso aveva condannato a morte; Selene risponde "Menzogne."
𒄈Uη∂єяωσяℓ∂ - Iℓ яιѕνєgℓισ
In Underworld - Il risveglio, Selene fugge dalla prigionia per ritrovarsi in un mondo dove gli umani hanno scoperto l'esistenza di vampiri e lycan e stanno conducendo una guerra per sradicare entrambe le specie. Selene e i suoi due nuovi alleati - David (un giovane vampiro) e il Detective Sebastian (umano che ha perso la moglie dopo che la sua natura di vampiro è stata svelata) – scoprono che i Lycan, nascosti dietro una delle principali aziende farmaceutiche, stanno sfruttando la situazione per elimnare i loro storici rivali. Inoltre, il dottore a capo del progetto utilizza il sangue di Eve, figlia di Michael e Selene (e nata durante i 12 anni di animazione sospesa di quest'ultima), per potenziare se stesso ed altri Lycan, rendendoli capaci di trasformasi a piacere ed immuni all'argento.
Proprio Eve libera Selene all'inizio del film, dimostrando di possedere un legame mentale con quest'ultima. Michael invece sembra definitivamente scomparso, anche per via del "numero di serie" affibbiato a Selene ed Eve (rispettivamente "Soggetto 1" e "Soggetto 2"), tuttavia, la vampira trova un terzo contenitore criogenico con la dicitura "Soggetto 0" contenente l'ibrido durante il tentativo di salvare la figlia. A causa del poco tempo a disposizione, si limita a danneggiare la capsula, contando sul fatto che il suo compagno si liberi da solo.
Sconfitti il dottore e il lycan potenziato, insieme a numerosi altri mannari, madre e figlia tornano nel stanza di Michael, ma il contenitore è vuoto. Eve si accorge di avere un legame telepatico anche con il padre, che però si è già allontanato dall'edificio.
David offre a Selene la possibilità di ritornare al covo dei vampiri per farle addestrare una nuova generazione di Venditori di Morte da contrapporre a umani e lycan, visto che molti dei loro confratelli sono morti o si stanno nascondendo e che tutto il mondo, umano e lycan, darà la caccia a lei e alla figlia.
UᥒᏧᥱɾωoɾᥣᏧ: BᥣooᏧ Wᥲɾs
In Underworld: Blood Wars, le restanti cale dei vampiri sono sull'orlo della distruzione da parte dei Lycan. Entrambe le specie cercano Selene: i vampiri cercano giustizia per la morte di Viktor, mentre i Lycans, guidati da Marius, intendono usarla per localizzare Eve, il cui sangue è la chiave per costruire un esercito di ibridi vampiro-lupo mannaro.
Semira, un membro del consiglio della congrega orientale, dice a Thomas che vuole che a Selene venga concessa la clemenza e addestrare i trafficanti della morte del neofita della congrega. Chiede a Thomas di perorare il caso di Selene davanti al consiglio completo; la richiesta ha esito positivo e il consiglio accetta con riluttanza un perdono in cambio dell'aiuto di Selene. Selene arriva con David. Semira ha Varga, il suo alleato e amante, avvelena Selene e massacra i tirocinanti, incitando Selene per l'atrocità. Con Selene in suo potere, Semira inizia a drenare il suo sangue, che intende bere per rubare il suo potere. Thomas e David tentano un salvataggio, ma vengono attaccati da Semira e Varga. Thomas viene ucciso, ma David e Selene scappano.
La coppia si rifugia nella congrega nordica, inseguita da Alexia, un vampiro della congrega orientale inviato da Semira. A Var Dohr, roccaforte della congrega nordica, l'anziano Vidar rivela che David è il figlio dell'alto anziano Amelia, e quindi l'erede legittimo della congrega orientale.
Nel frattempo, Alexia ha detto a Marius, che è segretamente il suo amante, che Selene andrà nella congrega nordica. Marius e i suoi Lycan attaccano quella congrega. Selene e David combattono al fianco dei vampiri nordici, che sono guidati dalla figlia di Vidar Lena. Selene impegna Marius in un singolo combattimento, ma è troppo potente in forma di lupo mannaro e viene pugnalata da Alexia. Marius chiede di conoscere la posizione di Eva, ma Selene insiste che non lo sa; Alexia lo conferma dopo aver assaggiato il sangue dalla sua spada. Marius suona il ritiro. Selene scivola deliberatamente sotto il ghiaccio ormai rotto del lago, dicendosi che questo è il "sentiero".
Alla congrega orientale, Semira beve il sangue prelevato da Selene. Alexia ritorna e informa Semira dell'attacco alla Nordic Coven. Semira la uccide, dicendole che sapeva del tradimento di Alexia e che aveva agito esattamente come Semira aveva pianificato. David ritorna nella congrega orientale, dove si presenta come legittimo erede e denuncia Semira. Perfino Varga la diserta, dicendo che la sua lealtà è verso il legittimo leader della congrega. Viene condotta per essere imprigionata nei sotterranei.
La congrega viene attaccata da Marius e dalle sue forze. I Lici esplodono nei muri del castello, facendo entrare la luce del sole e uccidendo alcuni vampiri. David continua a combattere, solo per ritrovarsi faccia a faccia con Marius. Selene riappare all'improvviso, ora di aspetto nordico e con indosso un cappotto sopra l'uniforme del trafficante della morte. (Viene rivelato in seguito che è stata resuscitata dalla congrega nordica dopo aver subito il rituale del passaggio al mondo sacro e ha ricevuto nuovi poteri, compresa una maggiore velocità.) Comincia rapidamente a spedire i Lycan, come la congrega nordica, di nuovo guidata da Lena, si unisce alla lotta.
Mentre Selene si fa strada attraverso il castello, Semira fugge dalla sua cella e uccide le guardie sotterranee. Selene e David trovano Marius, ma David viene smentito da Semira. Mentre la lotta di Marius e Selene continua, una goccia del sangue di Marius atterra sulle labbra di Selene e improvvisamente viene inondata dai ricordi di sangue di Marius che trova Michael. Vede Marius catturare Michael, quindi tagliargli la gola per raccogliere il suo sangue e consumarlo. Per contrastare la sua disperazione per il fatto che Michael sia morto, si morde il polso, accedendo ai suoi ricordi di sangue del tempo trascorso con Michael, Eva e David. Sebbene Marius si sia trasformato, Selene gli strappa la schiena, uccidendolo all'istante. Nel frattempo, David riesce a uccidere Semira mentre è distratta dalla gioia che la luce del sole le sta investendo innocentemente. Mostra la testa mozzata di Marius ai Lycan e li chiama a raccogliere i loro feriti e andare.
In seguito, Selene, David e Lena vengono scelti come nuovi Anziani. Si scopre che dopo la sua risurrezione nella congrega nordica, Selene si riunì con Eva, che aveva seguito sua madre attraverso il loro legame telepatico, come aveva previsto.
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katnisshawkeye · 3 months ago
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When Among Crows
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Scheda informativa
Titolo completo: A curse. A calling. A sacrifice. — When Among Crows
Autore: Veronica Roth
Copertina: Eleonor Piteira, Katie Klimowicz
Editore: Titan Books*
Prima Pubblicazione: 14 maggio 2024
Pagine: 165
Prezzo: £ 12,99 (€ 19,50)
Trama
Portiamo la spada e portiamo il dolore della spada.
Il dolore è la vocazione di Dymitr. La sua famiglia è parte di una lunga stirpe di cacciatori che sacrificano le loro anime per uccidere i mostri. Ora gli è stata affidata una missione mortale: trovare la leggendaria streca Baba Jaga. Per raggiungerla, Dymitr deve allearsi con coloro che ha giurato di uccidere.
Il dolore nell'eredità di Ala. Una zmora divoratrice di paura con poco da perdere, Ala attende la morte per la maledizione che porta con sé. Quando Dymitr le offre una cura in cambio del suo aiuto, non ha altra scelta che accettare.
Insieme devono combattere contro il tempo e l'ira della malavita di Chicago. Ma i segreti di Dymitr, e le sue vere motivazioni, potrebbero essere ciò che in realtà li distruggerà.
Recensione
La storia non è mai stata dal punto di vista del cattivo, perché Dymitr “cattivo” non è e perché né Ala né Niko sono “mostri cattivi”.
Si tratta di un urban fantasy che trae i suoi personaggi dai folklori delle culture mitteleuropee, con un accenno particolare a quello polacco, essendo la Polonia anche il Paese d'origine di Dymitr, il quale arriva a Chicago per compire la sua missione.
Dymitr è un personaggio misterioso, il cui mistero non termina con la conclusione del libro, motivo che accende la curiosità sul già annunciato sequel, A brother. A traitor. A monster. — To Clutch A Razor, in uscita il prossimo settembre 2025.
La scrittura è scorrevole e piacevole, nonostante i capitoli lunghi tiene il lettore attaccato alle pagine che, una volta finito, vorrà già sapere: “E ora?!”.
Valutazione
★★★★★ 5/5
Dalla stessa saga Curse Bearer:
A curse. A calling. A sacrifice — When among crows, 2024**
A brother. A traitor. A monster. — To Clutch A Razor, 2025
* Titan Books è l'editore per il Regno Unito, negli Stati Uniti d'America la distribuzione è grazie a Tor Books. ** È stato tradotto in italiano come Quando sei tra i Corvi, in uscita con Mondandori nel 2025
Dalla stessa autrice
La trilogia Divergent:
Divergent, Deagostini, 2011
Insurgent, Deagostini, 2012
Allegiant, Deagostini, 2013
Four, Deagostini, 2014
La duologia Carve the Mark:
Carve the Mark, Mondadori, 2017
The Fates Divide, Mondadori, 2018
L'antologia Shards and Ashes:
Hearken, 2013
Autoconclusivi:
The End and Other Beginnings: Stories from the Future, 2019
Ark, 2019
The Ones. La profezia dei prescelti., Mondadori, 2020
Poster Girl, 2020
Arch-Conspirator, 2023
Void, 2023
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tergestin · 1 year ago
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Regole del calcio di quando eravamo bambini. 🤗
1.- Il grasso era sempre il portiere
2.- La partita finiva quando tutti erano stanchi
3.- Anche se il punteggio era 20-0 chi segnava per ultimo vinceva.
4.- Nessun arbitro.
5.- Dare fallo solo se era molto chiaro o qualcuno iniziava a piangere.
6.- Non esisteva fuorigioco
7.- Se il padrone del pallone si arrabbiava, la partita finiva.
8.- I 2 migliori giocatori non potevano essere nella stessa squadra e lo sapevano anche loro.
9.- Se venivi scelto per ultimo era una grande umiliazione significava che non ti voleva nessuno.
10.- giocavi anche 2-3 ore di fila.
11.- La partita si interrompeva quando passava un anziano
12.- I giocatori del quartiere più vicino erano nemici per sempre.
13.- Coloro che non avevano idea del calcio rimanevano riserve o al massimo difensori.
14.- Quando i grandi giocavano, dovevi lasciare il campo senza protestare.
15.-C’era sempre un vicino che non ti lasciava giocare e ti minacciava di prendere la palla e di bucarla.
16.- Se si scommetteva qualcosa, il gioco era molto serio come se fosse una finale.
17.- Le porte erano due rocce o due giacche, ma ci stava sempre una squadra con la porta più piccola.
18.- Quando il portiere veniva spinto il gol non era valido.
19.- Le regole si stabilivano prima di cominciare la partita.
20.- Se era rigore, toglievi il grassoccio e parava il migliore.
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vmantras · 1 month ago
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Oppo Reno 14 Pro 5G Review – A Premium Statement with Bold Ambition
The Oppo Reno 14 Pro 5G, unveiled on May 15, 2025, stands as Oppo’s flagship-level offering wrapped in a stylish shell with a balanced mix of innovation, design, and performance. Though not yet launched in India, this device already signals Oppo’s intent to rival the best from Samsung, Google, and Xiaomi. Here’s a closer look at what makes this phone tick—and whether it’s worth your…
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abr · 5 months ago
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Oggi Hamas ha presentato la lista ufficiale di 33 rapiti che dovrebbero essere rilasciati, scelti su base umanitaria, avendo i mediatori israeliani insistito sul fatto che prima vengano consegnati i vivi e, solo alla fine, i corpi degli ostaggi defunti.
Priorità, dunque, a donne, bambini, anziani e feriti, che lasceranno Gaza scaglionati nei successivi 42 giorni.
Stando all’intesa, Israele riceverà un rapporto completo sullo stato di tutti coloro che sono sulla lista. Dopo che verranno rilasciati i primi tre ostaggi domani e altri quattro sette giorni dopo, per un periodo di quattro settimane saranno liberati tre ostaggi ogni settimana, fino agli ultimi 14 della lista che saranno restituiti nella sesta e ultima settimana della prima fase dell'accordo.
La lista comprende 10 donne – le prime tre dovrebbero rientrare domenica - 20 uomini, 2 bambini e un arabo israeliano, Hisham al-Sayed, beduino catturato dal gruppo terrorista nel 2015 in quanto presunto soldato dell’Idf, nonostante si trattasse di un civile.
Nove i rapiti con doppia cittadinanza: due americani, due francesi, due argentini, una britannica, un russo e l’etiope Avera Mengistu (38 anni) scomparso nella Striscia il 7 settembre 2014.
Pur essendo stati comunicati i 33 nomi, ad oggi non è stato definito né l’ordine di chi e quando uscirà dall’enclave né chi, tra questi, sia ancora in vita. Quindi, purtroppo, questa lista non rappresenta ancora un sospiro di sollievo per le famiglie che li attendono da ormai 470 giorni.
Si teme, soprattutto, per la Famiglia Bibas: per i due fratellini Ariel e Kfir (di 2 e 5 anni), gli unici bambini ancora in ostaggio nell’enclave, e i loro genitori: mamma Shiri (32) e papà Yarden (34).
Oltre che per la vita dei più piccoli si teme molto anche per i più anziani. Tra questi Gadi Moshe Moses (80 anni), Shlomo Mansur (86) e l’ottantaquattrenne Oded Lifshitz – uno dei fondatori del Kibbutz Nir Oz – la cui moglie, Yocheved, era stata uno tra i primi ostaggi ad essere liberata il 23 ottombre 2023. Noto giornalista, Lifshitz si era sempre impegnato nella promozione del dialogo tra israeliani e palestinesi, come la maggior parte di coloro che vivevano nei kibbutz presi d’assalto durante il massacro di sabato 7 Ottobre.
via https://www.avvenire.it/mondo/pagine/i-33-ostaggi-di-hamas-liberi-per-prima-chi-sono
33 su 100. E poveracci rapiti nel 2014 e 2015. 10 anni di schiavitù ! Liberazioni a goccia. E non si sa chi sia vivo. E tutti i vivi poi costretti a dire, almeno fin che non li liberano tutti, che "sono stati trattati bene".
Molto toccante quel "... si era sempre impegnato nella promozione del dialogo tra israeliani e palestinesi, come la maggior parte di coloro che vivevano nei kibbutz e sono stati massacrati sabato 7 Ottobre". E' la fine di chi crede sia possibile dialogare con le bestie. Spiaze.
Gli ingenui non si rendono conto che sostengono laidi mentitori complici omertosi che li pugnalano alle spalle, tipo quella Albanese dell'Onu, Vergogna tra le Genti: per la nazicommie eran solo "coloni" di terre non loro e i loro torturatori stupratori facevano "la Resistenza".
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curiositasmundi · 17 days ago
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Così nasce l’intreccio tra mafie e destra
I delitti eccellenti di mafia, così come le stragi compiute fuori dalla Sicilia, presentano una singolarità tutta da decifrare. Innanzitutto, vengono commessi solo a partire dal 1971, con l’uccisione del magistrato Pietro Scaglione, a quasi 80 anni di distanza dall’ultimo delitto eccellente nell’isola, quello di Emanuele Notarbartolo nel 1893, ex sindaco di Palermo e direttore del Banco di Sicilia, su mandato del parlamentare Raffaele Palizzolo.
Certo, c’erano già stati numerosi delitti di sindaci, sindacalisti, commercianti, professionisti, ma dal 1971 in poi si scatenerà una vera e propria “guerra” ai rappresentanti delle istituzioni. Per quasi 80 anni neanche un delitto eccellente, e poi in un ventennio (1971-1992) avviene il più massiccio assalto ai rappresentanti delle istituzioni mai verificatosi in Europa, se non sotto il nazismo. È del tutto razionale pensare che si siano inseriti elementi esterni in questo cambiamento di percorso.
Nello stesso periodo cominciano i delitti di magistrati da parte dei terroristi rossi e neri. Tra il 1971 e il 1992 vengono ammazzati dalle mafie 14 magistrati, mentre ne vengono uccisi 12 dai terroristi di estrema sinistra e di estrema destra. Contemporaneamente vengono ammazzati anche diversi rappresentanti delle forze dell’ordine, a seguito di scontri armati o in agguati individuali. Comuni sono i bersagli, le modalità, il periodo storico.
Tuttavia, mentre i magistrati e gli appartenenti alle forze di sicurezza rappresentano bersagli tradizionali dei terroristi in ogni parte del mondo, in Sicilia esisteva un patto esplicito per garantire l’impunità ai mafiosi: giudici, poliziotti e carabinieri non dovevano essere toccati.
Anche l’uso di esplosivi e non solo di armi tradizionali lascia intravedere comuni rifornimenti. Ed è difficile immaginare che lo spostamento di tale materiale passi inosservato agli apparati di sicurezza. In ogni caso, l’impiego di bombe è una modalità d’azione che le mafie copiano dai neofascisti. Come mai si verifica questo cambio radicale di strategia? Lo stragismo è una modalità d’azione in netta controtendenza con tutta la storia della mafia. Il fatto che improvvisamente si scelga di commettere degli attentati non contro singoli nemici ma contro dei luoghi simbolo (chiese, musei, questure) e per giunta fuori dalla Sicilia, è qualcosa che lascia legittimi dubbi sull’esclusività della mafia siciliana nell’escogitare tale strategia. Così come lascia tanti interrogativi il depistaggio clamoroso dopo l’assassinio di Paolo Borsellino e della sua scorta, con l’invenzione di sana pianta di una pista investigativa con il supporto di un falso pentito, depistaggio guidato dal questore di Palermo, Arnaldo La Barbera, collaboratore dei servizi segreti.
Non avendo una tradizione stragista alle spalle, quando la mafia decide di avviare un’azione di destabilizzazione per favorire un accordo con la nuova classe dirigente, stabilisce contatti anche con coloro che erano i massimi esperti di questa strategia, i servizi segreti deviati, e con i principali esecutori, i neofascisti.
L’intreccio tra mafia ed eversione di destra ha avuto ampi riscontri anche in Calabria. Il 22 luglio 1970, la Freccia del Sud, il direttissimo Palermo-Torino, deragliò a poche centinaia di metri dalla stazione di Gioia Tauro. Persero la vita sei persone. Solo otto giorni prima era iniziata la rivolta di Reggio Calabria, a seguito della mancata assegnazione alla città del ruolo di capoluogo di regione. Il movimento eversivo “Boia chi molla” aveva stipulato un accordo con la famiglia ’ndranghetista dei De Stefano. Nel 1993, nell’ambito del processo “Olimpia 1”, il pentito Giacomo Lauro dichiarò che era stato il neofascista Vito Silverini a posizionare la bomba che provocò il deragliamento del treno, come atto preparatorio di un piano golpista di Junio Valerio Borghese assieme ai neofascisti di Avanguardia nazionale. Il golpe era stato programmato per l’8 dicembre 1970 e Borghese, già comandante della X Mas e poi dal 1951 al 1953 presidente del Msi, chiese l’aiuto anche della mafia siciliana. Il boss Luciano Liggio si vantò di aver rifiutato di parteciparvi.
Giovanni Falcone riteneva che uno dei killer di Piersanti Mattarella fosse il neofascista Giusva Fioravanti, riconosciuto sulle foto segnaletiche dalla moglie del presidente, assieme a Gilberto Cavallini. Successivamente l’ipotesi investigativa fu scartata.
Ma proprio in quel periodo diversi esponenti del terrorismo nero erano presenti in Sicilia. Sicuramente lo era Fioravanti secondo la testimonianza del fratello Cristiano. E sta di fatto che Paolo Bellini, condannato all’ergastolo per la strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, aveva suggerito al boss Antonino Gioè di mirare con le stragi al patrimonio artistico italiano. Le bombe, infatti, furono messe davanti ad alcune delle più belle chiese della Capitale e a pochi metri dalla Galleria degli Uffizi di Firenze.
La moglie di Bellini ha dichiarato che il marito si trovava a Palermo nei giorni dell’attentato a Falcone. Così come era in Sicilia il terrorista nero Stefano Delle Chiaie tra il 1991 e il 1992. Come mai tanti leader dell’eversione neofascista, autori di stragi che hanno contrassegnato la storia d’Italia del secondo dopoguerra, sono presenti contemporaneamente sui luoghi di assassinii “eccellenti”?
Appena sei mesi dopo l’uccisione di Mattarella ci fu l’attentato alla stazione di Bologna (85 morti) con il coinvolgimento degli stessi terroristi neri accusati da Falcone di essere i killer del presidente della Sicilia. La sentenza della Corte d’assise di Bologna ribadisce che a ideare la strategia della tensione sono stati apparati deviati dello Stato italiano (Federico Umberto D’Amato, responsabile di un ufficio del ministero degli Interni) assieme al capo della loggia P2 (Licio Gelli) e a realizzarla terroristi neofascisti. Un altro esponente dei vertici dei servizi segreti, il generale Maletti, è stato condannato a 15 anni come corresponsabile della strage di Piazza Fontana di Milano del dicembre 1969. Per l’attentato ai Georgofili di Firenze a maggio 1993 una relazione della Commissione antimafia afferma che oltre ai mafiosi furono coinvolti altri soggetti che potenziarono il tritolo per rendere l’esplosione più devastante.
La vicinanza ideologica tra le mafie e il terrorismo di destra è del tutto evidente nell’esaltazione della violenza come regolatrice delle relazioni umane e politiche e come levatrice della storia. Ma il legame più forte è la comune avversione al comunismo. La mafia legava il suo anticomunismo agli interessi della Dc; gli eversori neofascisti, invece, a quelli dei servizi segreti che avevano ideato la strategia della tensione per impedire al Partito comunista italiano di accedere al governo. Apparati dei servizi segreti erano impegnati a fare attentati, o a depistarli, piuttosto che a sventarli. Lungo questa linea, nel sentirsi coinvolto in una guerra contro l’ordine costituito e contro i nemici rossi dell’Occidente, il terrorismo nero è stato contaminato da ogni forma di potere occulto che si muovesse nella stessa direzione: massoneria di Licio Gelli, strutture armate della guerra fredda (Gladio), servizi segreti italiani e stranieri. Tra i paladini armati contro il pericolo comunista, anche la mafia è stata coinvolta. Difficile smentire questo dato della nostra storia.
di Isaia Sales – ilfattoquotidiano.it
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